Parodontologia

Il termine parodontologia deriva dal greco e significa “tutto ciò che sta intorno al dente”, trattasi quindi di una branca dell’odontoiatria che si occupa della cura dei tessuti, molli (gengive e legamento parodontale) e duri (osso) che circondano il dente,che ne assicurano, la sua stabilità.

Per malattia parodontale si intende una malattia su base infettiva, causata da batteri. Esistono concause che possono aumentare la probabilità che la malattia si verifichi, come il fumo o le malattie sistemiche, e/o peggiorare gli effetti della componente infettiva come avviene nelle malocclusioni dentarie.

La malattia parodontale si manifesta come gengivite o parodontite: la prima se curata va incontro ad una guarigione completa, mentre la seconda, comporta sempre una mancata restitutio ad integrum (no guarigione completa).

Ogni dente ed ogni sua area può esserne colpito in maniera differente: dalla forma più blanda a quella più grave ed è per questo che si rende necessaria una diagnosi accurata dente per dente.

Trattasi di una malattia diffusa: infatti si calcola che circa dieci milioni di italiani ne soffrano dopo i 30 anni di età.

Potreste essere affetti da malattia parodontale qualora siano presenti alcuni di questi sintomi e segni: gengive rosse, infiammate e/o doloranti, recessioni gengivali (la gengiva si ritira), aumento di spazio fra i denti (sia per una diminuzione di stabilità dentaria, sia perché la gengiva si ritira), presenza di pus e ascessi parodontali, sanguinamento al passaggio dello spazzolino e del filo interdentale, sapore metallico in bocca, alitosi, perdita di denti e modificazioni nell’occlusione.

La diagnosi è di pertinenza dell’Odontoiatra il quale valuterà quale trattamento mettere in atto, non chirurgico o chirurgico, a seconda della gravità del caso.

Il fine della terapia è quello di ridurre la carica batterica che ha come conseguenza la distruzione dei tessuti di sostegno del dente (compreso l’osso).